Nell’attesa del Natale, camminiamo nella speranza di
incontrare Cristo e gli altri nella gioia di un gesto di fraternità.
Il tema della gioia è al centro della parola di Dio di questa terza domenica di
Avvento, chiamata del gaudio (dal latino gaudete). Il messaggio è chiaro ed ha
attinenza con la solennità del Natale, ormai prossimo, in quanto l’annuale
ricorrenza della nascita di Cristo è occasione per i cristiani per assaporare
la vera gioia. Cristo è e sarà sempre la nostra gioia.
La nostra gioia sta nel fatto che noi siamo grandi davanti al cospetto di Dio, perché Egli ci ha creati e ci ha salvati e noi siamo suoi figli adottivi per opera di Gesù Cristo. Quale gioia più grande possiamo immaginare?
Sapere che Dio è nostro Padre, nostro Creatore, nostro Salvatore, nostro Redentore, ci aiuta a superare la tristezza e il pianto, anche se spesso le nostre guance sono intrise di lacrime e sul nostro volto non brilla affatto il sorriso.
L’avvicinarsi del Natale ci chiede un cambiamento di mentalità e di atteggiamento, per prepararci a celebrare un Natale diverso, nel modo di pensare e di agire, che non sia solo luci e colori esteriori, ma luci e colori che riaccendono in noi il desiderio di andare incontro al Signore che viene, con la lampada accesa della fede, con la lampada ardente della carità, con la lampada infuocata della speranza.