LA NOSTRA MISSIONE
La vocazione e la missione dei Rogazionisti nasce dall’esperienza umana, spirituale ed apostolica che Sant’Annibale Maria Di Francia (1851-1927), sotto la guida dello Spirito Santo, ha vissuto tra i piccoli e i poveri del quartiere Avignone di Messina. Riconosciuto nella Chiesa come Apostolo della preghiera per le Vocazioni e Padre degli orfani e dei poveri, fu canonizzato da Giovanni Paolo II il 16 maggio 2004.
“Gesù andava attorno per tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando il vangelo del regno e curando ogni malattia e infermità. Vedendo le folle ne sentì compassione perché erano stanche e sfinite, come pecore senza pastore. Allora disse ai suoi discepoli: “La messe è molta, ma gli operai sono pochi! Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai nella sua messe.” (Mt 9, 35-38; cfr. Lc 10, 1-3). Queste parole evangeliche costituiscono la sorgente e il cuore della vita e della missione dei Rogazionisti.
IL SANTO FONDATORE
L’ideale di vivere la compassione di Gesù per le folle abbandonate come gregge senza pastore e lo zelo nell’obbedire al comando di pregare il padrone della messe, maturarono nel cuore del sacerdote Annibale Maria Di Francia (Messina 1851-1927) l’ispirazione carismatica di fondare una nuova Congregazione religiosa (16 maggio 1897), alla quale, dopo attenta e ispirata ricerca, il 15 settembre 1901 diede il nome di Rogazionisti del Cuore di Gesù (dal latino rogare = pregare), affidando così ai suoi figli la missione della preghiera per la messe priva di operai e della carità instancabile per i poveri, specialmente ragazzi e giovani.
La Chiesa riconosceva l’intervento dello Spirito in Annibale “fondatore” con l’approvazione delle Costituzioni il 6 agosto 1926 e con il Decreto di Lode il 15 febbraio 1958.
La Congregazione dei Rogazionisti del Cuore di Gesù è un Istituto religioso clericale di vita apostolica, di diritto pontificio, i cui membri, sacerdoti e fratelli laici, oltre ai voti di castità, povertà e obbedienza, tipici della vita consacrata, professano un quarto voto speciale per realizzare il carisma trasmesso da Padre Annibale.
Il carisma dei Rogazionisti è l’intelligenza e lo zelo delle parole del Signore: La messe è molta, ma gli operai sono pochi! Pregate dunque il Padrone della messe, perché mandi operai nella sua messe (Mt 9, 38; Lc 10, 2).
I Rogazionisti attuano il loro carisma nella missione di:
1. pregare quotidianamente per tutte le vocazioni nella Chiesa;
2. diffondere dovunque questo spirito di preghiera e promuovere le vocazioni;
3. essere buoni operai per l’avvento del regno di Dio, lavorando per il bene spirituale e temporale del prossimo, sull’insegnamento e l’esempio del Fondatore, nell’educazione e santificazione dei ragazzi e dei giovani, specialmente poveri e abbandonati, e nell’evangelizzazione, promozione umana e soccorso dei poveri.
DA UNA OMELIA DI PAPA BENEDETTO XVI
“È l’ora della missione: il Signore manda voi, cari amici, nella sua messe. Dovete cooperare in quell’incarico di cui parla il profeta Isaia nella prima lettura: “Il Signore mi ha mandato a portare il lieto annuncio ai miseri, a fasciare le piaghe dei cuori spezzati” (Is 61,1).
“È questo il lavoro per la messe nel campo di Dio, nel campo della storia umana: portare agli uomini la luce della verità, liberarli dalla povertà di verità, che è la vera tristezza e la vera povertà dell’uomo. Portare loro il lieto annuncio che non è soltanto parola, ma evento: Dio, Lui stesso, è venuto, da noi. Egli ci prende per mano, ci trae verso l’alto, verso se stesso, e così il cuore spezzato viene risanato. Ringraziamo il Signore perché manda operai nella messe della storia del mondo. Ringraziamo perché manda voi, perché avete detto di sì e perché in quest’ora pronuncerete nuovamente il vostro “sì” all’essere operai del Signore per gli uomini.
“La messe è abbondante” – anche oggi, proprio oggi. Anche se può sembrare che grandi parti del mondo moderno, degli uomini di oggi, volgano le spalle a Dio e ritengano la fede una cosa del passato – esiste tuttavia l’anelito che finalmente vengano stabiliti la giustizia, l’amore, la pace, che povertà e sofferenza vengano superate, che gli uomini trovino la gioia.
“Tutto questo anelito è presente nel mondo di oggi, l’anelito verso ciò che è grande, verso ciò che è buono. È la nostalgia del Redentore, di Dio stesso, anche lì dove Egli viene negato. Proprio in quest’ora il lavoro nel campo di Dio è particolarmente urgente e proprio in quest’ora sentiamo in modo particolarmente doloroso la verità della parola di Gesù: “Sono pochi gli operai”.
“Al tempo stesso il Signore ci lascia capire che non possiamo essere semplicemente noi da soli a mandare operai nella sua messe; che non è una questione di management, della nostra propria capacità organizzativa. Gli operai per il campo della sua messe li può mandare solo Dio stesso. Ma Egli li vuole mandare attraverso la porta della nostra preghiera. Noi possiamo cooperare per la venuta degli operai, ma possiamo farlo solo cooperando con Dio.
“Così quest’ora del ringraziamento per il realizzarsi di un invio in missione è, in modo particolare, anche l’ora della preghiera: Signore, manda operai nella tua messe! Apri i cuori alla tua chiamata! Non permettere che la nostra supplica sia vana!
(Da un commento del passo rogazionista (Lc 10,2) che il Papa, Benedetto XVI, ha fatto sabato, 5 febbraio 2011, nell’omelia per l’ordinazione di 5 vescovi).
PRESENZA DEI ROGAZIONISTI NEL MONDO
I Rogazionisti sono oggi presenti in tutto il mondo (Italia, Spagna, Polonia, Albania, Brasile, Argentina, Paraguai, Messico, USA, Rwanda, Cameroun, India, Filippine, Corea del Sud, Vietnam, Papua Nuova Guinea) con il loro apostolato specifico: centri di spiritualità vocazionale e di diffusione della preghiera per le vocazioni, missioni, parrocchie, oratori, santuari, scuole di ogni ordine e grado, collegi, istituti per portatori di handicap, case-famiglia per minori, centri sociali per l’accoglienza e la cura di poveri ed emarginati, centri nutrizionali e per la cura della salute.