La
Chiesa chiude l’anno liturgico con la Solennità di Cristo Re. La storia della
salvezza inizia con la venuta e presenza tra noi del Figlio di Dio. Durante
l’anno liturgico la Chiesa, non solo ricorda, ma rinnova la storia di quegli
anni di Gesù tra noi, fino al momento in cui, con la
Risurrezione e il suo ritorno al Cielo, Egli viene riconosciuto quale nostro
Signore e Re.
La Solennità di Cristo Re, il ripensare alla storia
di Gesù tra noi, ci aiuta a riflettere e correggere, se necessario,
l’orientamento della nostra esistenza. Egli ha fatto di noi un regno, il suo
regno siamo noi, non un territorio, non delle cose, non un potere da mantenere,
non dei comandi da impartire, ma dei figli e fratelli da custodire, da servire.
È dunque giusto chiederci se la nostra vita è
davvero un cammino verso il Cielo o non è spesso quasi un vagabondare senza
meta.
Davvero Gesù è il Re e Signore della nostra vita?
Chi è Cristo per me? A che cosa mi serve? Conosce lui i miei problemi? Come può
lui aiutarmi a risolverli? Chi è il mio re? Chi sono i miei re?
Abbastanza facilmente ci definiamo cristiani, ma la
nostra vita è davvero un camminare consapevole sulle orme di Cristo, vivendo in
comunione di sentimenti con Lui, oppure rimane soltanto una formalità esteriore?