Questo mistico fiore della numerosa
famiglia dei seguaci di S. Francesco d’Assisi ebbe i natali a Portomaurizio,
cittadina della Liguria, il 20 dicembre 1676.
I genitori, cristiani di specchiata virtù, l’educarono secondo le massime del
Vangelo, ed il fanciullo corrispose fedelmente alle loro cure.
Per la sua svegliata intelligenza, ancora bambino, fu chiamato a Roma da uno
zio paterno, perché potesse attendere allo studio con maggior frutto. Ammesso
nelle scuole dei Gesuiti, fu tanto il profitto intellettuale e morale di
Leonardo, che in breve fu il modello di tutti i suoi condiscepoli.
Durante i corsi di studio, si sentì inclinato alla vita religiosa e manifestò
il suo desiderio di lasciare il mondo, ma lo zio si mostrò contrario, e poiché
il nipote insisteva lo cacciò’ di casa ricolmandolo di ingiurie. Il Signore
però benedisse i suoi desideri e poco dopo potè entrare in un convento di Padri
Francescani. Compì con singolare fervore l’anno di noviziato, terminato il
quale emise la professione religiosa. Ordinato sacerdote, si diede al ministero
della predicazione manifestando il suo zelo apostolico in modo tutto
particolare nelle Missioni tenute al popolo. Le sue parole producevano nelle
anime i più salutari effetti. Numerosissime furono le Missioni da lui
predicate, ed è per questo che per 44 anni continui lo vediamo correre in ogni
parte d’Italia. Il Lazio, la città di Roma, la Toscana, l’Emilia, le Marche, la
Campania, la Corsica, furono i principali campi del suo apostolato. Dovunque
conduceva a Dio i peccatori, confermava i buoni nella retta via, eccitava i
ferventi alla santità.
I Novissimi e particolarmente la Passione del Divin Salvatore erano i suoi
argomenti prediletti. A Roma, tutte le persone più ragguardevoli accorrevano ad
ascoltarlo, e più di una volta furono presenti alle sue prediche oltre venti
cardinali e lo stesso Sommo Pontefice Benedetto XIV.
A lui si deve la grande diffusione della pratica della Via Crucis che egli
istituì in bén 572 luoghi.
Digiunava ogni sabato, faceva ogni giorno particolari pratiche di pietà in
onore di Maria, non celebrava mai la S. Messa senza cilicio, camminava sempre
scalzo e visse sempre nella più stretta povertà.
Mentre predicava le Missioni nelle montagne del Bolognese nel 1751, ebbe ordine
dal Papa di ritornare a Roma prima della fine di novembre. Ubbidiente come
sempre, benchè malaticcio, il 15 del mese si mise in viaggio e giunse a Roma la
mattina del 25, ma era moribondo. Dopo poche ore volava in cielo. Benedetto XIV
all’annuncio della sua morte, esclamò: «Abbiamo perduto molto, ma abbiamo
acquistato un protettore in cielo ».
Fu canonizzato da Pio IX il 29 giugno 1867, e Pio XI il 17 marzo 1923 lo
proclamava patrono delle Missioni popolari.
26 NOVEMBRE. SAN LEONARDO DA PORTO MAURIZIO, SACERDOTE
previous post