Nacque
ad Ovada in Piemonte, da nobile famiglia oriunda di Castellazzo, presso
Alessandria. Quando nacque, la camera si illuminò di vivissima luce, e ancora
fanciullo fu dall’augusta Regina del cielo salvato da certo naufragio, segni
questi che palesano chiaramente i divini disegni di Dio sul nostro Santo.
Infiammato dal desiderio del martirio, già s’era arruolato
nella flotta veneziana, pronta per abbattere la mezzaluna che minacciava l’Europa cristiana; ma poi, avendo compreso che ben altra era la
volontà divina, lasciò la milizia terrena e formò una valorosa schiera di
soldati del Redentore: i Passionisti. Essi si proponevano di far conoscere a
tutti i dolori sofferti da Dio per salvarci, e con la loro rigida disciplina,
riparare tanti peccati, causa dei dolori di Gesù Crocifisso.
Ritornò in patria e, rifiutate le nozze,
abbandonata l’eredità paterna, s’incamminò per la regale via della croce.
Ricevette dal suo Vescovo una rude tonaca e dietro suo comando si diede alla
predicazione.
Si portò quindi a Roma, ove poté studiare
regolarmente la sacra teologia e dove dal Sommo Pontefice Benedetto XIII fu
consacrato sacerdote. Ottenuta la facoltà di formare la nuova congregazione,
coi primi figli si ritirò nella solitudine di Monte Argentaro, in Toscana, ove
già prima la SS. Vergine l’aveva invitato, indicandogli la nera divisa,
decorata dello stemma della passione; quivi gettò le fondamenta della sua nuova
famiglia dandole le regole, ed aggiungendo ai tre consueti voti quello di
promuovere il ricordo della passione.
Grande fu il bene compiuto da questa Congregazione.
Innumerevoli eretici, meditando le sofferenze e i dolori di Gesù, riconobbero
il loro peccato e pentiti ritornarono in seno alla Chiesa Cattolica.
Era amato e stimato dai Sommi Pontefici, eppure
l’umile Santo si chiamava grande peccatore, degno d’essere calpestato dai
demoni.
Nonostante una vita penitente, arrivò a veneranda
vecchiaia; il 28 aprile del 1775, dati gli ultimi paterni ammonimenti ai suoi
diletti figli, ricevuti i Ss. Sacramenti, ricreato da una celeste visione
volava al suo Redentore.