Page 6 -
P. 6

MISSIONI n. 3-16_06.175 MISSIONI  02/11/16  14:18  Pagina 6


                GIORNATA MISSIONARIA ROGAZIONISTA 2017



             La Chiesa e il genocidio del 1994

































            Il 3 aprile 2014, vent’anni dopo il genocidio  ta; con tutto il dinamismo della vostra fede e
            avvenuto in Ruanda nel 1994, che ha mietu-  della speranza cristiana, andate quindi riso-
            to un milione di vittime, Papa Francesco ha  lutamente avanti, rendendo senza posa te-
            ricevuto in Vaticano i Vescovi della Conferen-  stimonianza alla verità. (…) È dunque impor-
            za Episcopale Ruandese in visita “ad limina  tante che, superando i pregiudizi e le divisio-
            apostolorum”.  Nel discorso rivolto ai presu-  ni etniche, la Chiesa parli con una sola voce,
            li il Santo Padre rileva che “le sofferenze e le  manifesti la sua unità e riaffermi la sua co-
            ferite” causate dal genocidio “sono ancora  munione con la Chiesa universale e con il
            lungi dall’essere rimarginate”. Dopo aver as-  successore di Pietro”.
            sicurato la preghiera “per le comunità lace-
            rate, per tutte le vittime e le loro famiglie,  Sovente si muovono accuse contro la Chie-
            per  l’intero  popolo  ruandese”,  il  pontefice  sa cattolica, che - secondo alcuni - avrebbe
            osserva che “la riconciliazione e la guarigio-  una responsabilità nei tragici avvenimenti
            ne delle ferite restano certamente la priorità  del 1994 per aver favorito l’ideologia del di-
            della Chiesa in Rwanda”.                    visionismo e dello scontro etnico. Si punta il
            Il Santo Padre continuava: “Il perdono delle  dito, inoltre contro quei sacerdoti e consa-
            offese e la riconciliazione autentica, che po-  crati, uomini e donne, che avrebbero fornito
            trebbero  sembrare impossibili all’occhio   appoggio e collaborazione ai genocidari. In-
            umano dopo tante sofferenze, sono tuttavia  fatti non mancano sacerdoti e consacrati
            un dono che è possibile ricevere da Cristo,  che sono stati giudicati e condannati dalla
            mediante la vita di fede e la preghiera, an-  giurisdizione ruandese o internazionale per
            che se il cammino è lungo e richiede pazien-  violazione dei diritti umani e crimini contro
            za, rispetto reciproco e dialogo. La Chiesa  l’umanità.
            ha  dunque  un  posto importante  nella rico-  Per contro, altrettanto numerosi sono i sa-
            struzione di una società rwandese riconcilia-  cerdoti e i consacrati uccisi durante i massa-

                 6   MISSIONI ROG  • n. 3 Luglio/Settembre 2016
   1   2   3   4   5   6   7   8   9   10   11