L’inizio della Quaresima 2022 è segnato dallo sconforto e dalla demoralizzazione causataci dal fragore delle armi che in Ucraina destabilizzano le famiglie, che in preda al panico e alla paura si danno alla fuga e alla dispersione. Questo periodo liturgico non può che essere vissuto pertanto con l’obiettivo immediato e urgente della carità, da esternarsi sotto qualsiasi forma nei confronti di chi sta soffrendo in preda al panico e alle bombe. La Quaresima è per noi anche sofferenza e privazione nell’attesa ansiosa che torni a regnare la pace nel mondo e che si estinguano tutte le forme di guerra in Ucraina e in qualsiasi altro paese.Per avere la pace, occorre diventare “operatori di pace”Ora più che mai è quindi indispensabile, in vista degli obiettivi succitati, cercare la riconciliazione con Dio e con gli altri, con la decisa rinuncia al peccato per vivere la libertà dei Figli di Dio. Occorre rientrare in noi stessi, analizzare con introspezione e autocritica il nostro vissuto, individuare limiti e insufficienze per prendere coscienza che è necessario abbandonare uno stile di vita troppo incentrato su noi stessi, nella convinzione che solo in Dio possiamo realizzarci. Occorre che riconosciamo i nostri limiti perché possiamo porvi rimedio con l’umiltà di chi ammette che solo in Dio possiamo trovare tutti gli altri rimedi e riconoscere appunto le nostre insufficienze. Anche noi, in questi quaranta giorni, siamo invitati a camminare con Gesù per lasciarci mettere alla prova dalla vita, per prendere contatto con il nostro vero essere e per purificarci di tutta la spazzatura che ci abita. La quaresima è un tempo di rinnovamento, è la primavera dello Spirito: tutto quello che in noi è secco e morto, deve lasciare spazio alla novità di Gesù. Chiediamo al Signore la grazia e la forza di riconoscere le tentazioni nella nostra vita e di saperci opporre con fermezza, trasformando così l’opera del tentatore in occasioni di maturazione!