Maria di Màgdala, di buon mattino, si reca al sepolcro quando è ancora buio. Vede che il sepolcro è vuoto. Corre da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù ama, e reca loro una falsa notizia, dicendo che il corpo di Gesù era stato trafugato e che nessuno sapeva il luogo in cui era stato posto.
Cristo Gesù non è stato trafugato. È invece risorto. Quanto il Signore Dio aveva annunziato del suo Messia attraverso tutti i profeti si è compiuto.
La festa di oggi dà una risposta chiara a tanti nostri interrogativi: chi siamo? da dove veniamo, a che scopo viviamo, perché moriamo? e con la morte tutto finisce, o c’è qualcosa, dopo?
Gesù è la vera risposta. Egli, morto e risorto, è il prototipo esemplare dell’uomo come il suo Creatore l’ha pensato. Egli è il Figlio di Dio, ma è anche uomo, e come tale ha sperimentato al pari di tutti la gioia e il dolore, ma sempre nella consapevolezza di essere amato da Colui che gli preparava un futuro di gloria, di piena e definitiva vittoria sulla più angosciante delle prospettive, la morte.