Carissimi Confratelli,
con l’animo triste per la improvvisa morte del caro Confratello P. Gioacchino Cipollina, avvenuta questa mattina nella Comunità della Casa Madre di Messina, desidero raggiungervi per invitarvi a continuare la catena di preghiere che nelle varie Circoscrizioni avete iniziato per chiedere al Signore di fermare la pandemia del COVID-19 che sta affliggendo il nostro mondo.
In tutte le nazioni dove la nostra Congregazione è presente si sono registrati casi di infezione e tante persone stanno morendo. Con gli stessi sentimenti del nostro Santo Fondatore siamo chiamati a farci vicini con la preghiera e qualsiasi altro aiuto a tutti coloro che sono afflitti per questa pandemia.
Suggerisco di fare nostra la preghiera che S. Annibale ha rivolto a San Giuseppe nell’occasione del colera che si è diffuso a Messina e che porta la data del 6 ottobre 1887 ( cfr. Vol. IV degli scritti, p. 60) e di chiedere ogni giorno e più volte l’intercessione di San Giuseppe.
In questo momento molto difficile e di grande sofferenza prego tanto che tutti noi Rogazionisti sappiamo superare tutto ciò che, per tanti motivi, può dividerci, e fare un corpo unico per innalzare una preghiera corale al Signore perché venga in nostro aiuto e ci liberi al più presto da questa pandemia.
La nostra unità, la nostra comunione sarà una carta vincente per ottenere quello che chiediamo nella preghiera.
Di fronte alla reliquia del Cuore di S. Annibale che si trova nella nostra Parrocchia di Piazza Asti, Roma, c’è una lampada accesa giorno e notte che esprime la nostra presenza spirituale insieme al nostro Padre Fondatore per chiedere questa insigne grazia al Signore per il bene dell’intera umanità.
Vi saluto tutti fraternamente. P. Bruno Rampazzo, RCI