Per chi davvero ha fede e vive di gioia, perché Dio si fa uno di noi, per stare con noi, questi giorni, che ci accostano al Natale, sono giorni di meravigliosa attesa: un’attesa piena di stupore, che si prova quando si riceve la notizia che una persona molto cara sta per arrivare.
Il vangelo di questa domenica ci racconta come fu generato Gesù e ci chiede di fissare il nostro sguardo su Giuseppe e di lasciarci guidare da lui, perché anche noi possiamo, sul suo esempio, sul suo modello, essere uomini e donne che generano Gesù nella propria vita e nella vita degli altri.
San Giuseppe appare come un uomo forte, coraggioso, lavoratore, ma nel suo animo emerge una grande tenerezza, che non è la virtù del debole, anzi, al contrario, denota fortezza d’animo e capacità di attenzione, di compassione, di vera apertura all’altro, capacità di amore.
Come Giuseppe anche noi siamo chiamati ad accogliere Gesù e anche noi possiamo farlo nella misura in cui accogliamo e viviamo, attraversiamo le nostre notti come ha fatto Giuseppe, le nostre paure, i nostri turbamenti, i nostri dubbi, le nostre domande.
Dio entra quando trova nel nostro cuore uno spazio di mitezza, di bontà, di misericordia, di perdono.
Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù. Egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati.
Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.
Pur nel tormento interiore ed intimo che vive, con un sentimento dominante di tradimento che lo soffoca, non usa la giustizia come condanna, ma come misericordia, come è la natura di Dio Padre. Amando profondamente Maria, si arrende, non discute sulle cause di quella gravidanza, e sceglie la via umanamente più misericordiosa: difende la dignità di Maria.
Oggi chiediamo a Giuseppe e alla Vergine Maria, che ci guidino ad entrare nel grande Mistero del Dono del Padre, che è il Natale di Gesù, con un cuore docile e disponibile nell’umiltà.