per
questo richiede sacerdoti che mettano la loro vita a servizio del «ministero
della riconciliazione» (2 Cor 5,18) in modo tale che, mentre a nessuno
sinceramente pentito è impedito di accedere all’amore del Padre che attende il
suo ritorno, a tutti è offerta la possibilità di sperimentare la forza
liberatrice del perdono.
Ai sacerdoti rinnovo l’invito a prepararsi con grande
cura al ministero della Confessione, che è una vera missione sacerdotale.
Vi ringrazio sentitamente per il vostro servizio e
vi chiedo di essere accoglienti con tutti; testimoni della tenerezza paterna
nonostante la gravità del peccato; solleciti nell’aiutare a riflettere sul male
commesso; chiari nel presentare i principi morali; disponibili ad accompagnare
i fedeli nel percorso penitenziale, mantenendo il loro passo con pazienza;
lungimiranti nel discernimento di ogni singolo caso; generosi nel dispensare il
perdono di Dio.
Come Gesù davanti alla donna adultera scelse di
rimanere in silenzio per salvarla dalla condanna a morte, così anche il
sacerdote nel confessionale sia magnanimo di cuore, sapendo che ogni penitente
lo richiama alla sua stessa condizione personale: peccatore, ma ministro di
misericordia.
PAPA FRANCESCO. Lettera Apostolica Misericordia et misera.