Novembre è il mese da
noi riservato al ricordo dei morti.
Diceva Henry Scott Holland pensando alla morte dei suoi cari
e quasi dialogando con loro: La morte non è niente. Sono solamente passato
dall’altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io
e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora.
Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre
usato. Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste.
Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che
tanto ci piacevano quando eravamo insieme.
Prega, sorridi, pensami! Il mio nome sia sempre la
parola familiare di prima: pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di
tristezza. La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: è
la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza. Perché dovrei essere
fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua
vista?
Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio
dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne
ritroverai la tenerezza purificata. Asciuga le tue lacrime e non piangere, se
mi ami: il tuo sorriso è la mia pace.
ASCIUGA LE TUE LACRIME E NON PIANGERE, SE MI AMI: IL TUO SORRISO È LA MIA PACE.
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