Chiara Badano, anche nota come Chiara Luce o Chiara Luce Badano (Sassello, 29 ottobre 1971 – Sassello, 7 ottobre 1990), fu un’appartenente al movimento dei focolari; morì poco prima di compiere 19 anni a causa di un osteosarcoma. Dichiarata venerabile dalla Chiesa cattolica il 3 luglio 2008, fu beatificata il 25 settembre 2010. La data del culto a lei dedicato è fissata al 29 ottobre.
Figlia di Ruggero Badano e di Maria Teresa Caviglia, crebbe a Sassello (SV) e conobbe il movimento dei focolari nel 1980. Divenne attivista di tale gruppo ad Albisola e Genova divenendo una Gen 3 e occupandosi di bambini e anziani; iniziò anche una fitta corrispondenza con la leader e fondatrice dei Focolari, Chiara Lubich.
Trasferitasi a Savona per gli studi ginnasiali, nel 1988 ebbe le avvisaglie del tumore osseo che ne causò la morte: durante una partita di tennis avvertì infatti un forte dolore alla spalla e a febbraio 1989 le fu diagnosticato un osteosarcoma con metastasi. Operata una prima volta alle Molinette di Torino fu sottoposta a chemio- e radioterapia. Nonostante la chirurgia, perse l’uso delle gambe e nel giugno successivo fu operata nuovamente, di laminectomia dorsale.
Durante il ricovero continuò a seguire le attività dei focolarini: donò i suoi risparmi a un amico in partenza per una missione nel Benin e realizzò lavori a mano da vendere per beneficenza. Oramai malata terminale nonostante gli interventi, Badano trascorse gli ultimi mesi di vita a casa a Sassello fino alla morte sopraggiunta il 7 ottobre successivo.
Già da due mesi aveva dato disposizioni per le sue esequie, chiedendo di essere deposta nel feretro indossando un abito bianco da sposa, considerando il momento del suo trapasso il matrimonio con Gesù e, contestualmente, disponendo che le sue cornee fossero donate.
Chiara Lubich, negli ultimi giorni della vita della giovane, le diede il soprannome di Chiara Luce. Le sue spoglie sono sepolte nella cappella di famiglia del cimitero di Sassello.