Nata nel 1174 nell’Alta
Baviera, fu duchessa della Slesia, sposa di Enrico I detto il Barbuto. La sua
condizione nobile non le vietò di vivere a fondo la propria fede, dando prova
di profonda devozione ed esprimendo in diversi modi la carità verso gli ultimi
e l’intenzione totale di porre tutta la sua persona a servizio degli altri.
Provata da diverse sventure familiari e addolorata dalla
rivalità tra i due figli, seppe mostrare sempre la mitezza e la saggezza di chi vive un
profondo desiderio di pace. Stile che applicò nella vita di corte e nella
politica estera.
Quando il marito fu fatto prigioniero di guerra ne
ottenne la liberazione. Si adoperò per migliorare le condizioni di vita dei carcerati
e usò gran parte delle sue rendite per i poveri. Praticò un’austerità personale
volta a una mortificazione offerta come segno concreto per chi viveva chiuso
nel peccato e nell’egoismo.
Principessa e penitente, sposa fedele e madre
dolorosa, sovrana giusta e benefica, Edvige morì nel 1243 e subito venerata
come santa, sia dai fedeli germanici che da quelli slavi.
16 ottobre. SANT’ EDVIGE RELIGIOSA E DUCHESSA DI SLESIA E DI POLONIA
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