Tutto cominciò dal terribile evento del terremoto che distrusse la città di Messina, ove Sant’Annibale Maria aveva avviato le sue opere di beneficenza per i bambini in stato di necessità e per i poveri della sua città natale. 110 anni fa, nel febbraio 1909, a seguito del terremoto che distrusse la città di Messina, gli orfanelli e i religiosi guidati da P. Annibale Maria Di Francia giungevano in Puglia per cercare un posto sicuro, avendo perso tutto, e inizialmente trovarono una prima accoglienza a Francavilla Fontana.
Nel mese di aprile del 1909, un gruppo iniziale di bambini provenienti da Messina, venne in Oria e prese possesso dell’ex monastero di “San Benedetto” nei pressi del Castello Svevo.
Alla fine di settembre dello stesso anno, P. Annibale prendeva possesso del complesso dei Frati Francescani Alcantarini denominato “San Pasquale” situato fuori le mura della città, per dare una casa stabile ai suoi orfanelli e ai primi seminaristi. Da questo momento iniziava quindi la presenza e l’opera dei Rogazionisti nella Città e nella Diocesi di Oria con lo scopo di promuovere la carità, la spiritualità e la formazione.
P. Annibale Maria era solito venire nella città di Oria, come lo ricordavano i nostri anziani che spesso lo incontravano per le vie della città. In questa sede di Oria, affiancato da un suo fedele collaboratore Padre Pantaleone Palma, originario della città di Ceglie Messapica, (sepolto nel Santuario di Sant’Antonio di Oria), vennero avviate diverse attività formative e religiose per dirigere e guidare gli orfanelli e i religiosi, nei vari laboratori di arti e mestieri, aiutato anche in questo da vari esperti nel settore artigianale, tanto che i suoi ragazzi venivano definiti gli artigianelli.
Il Consiglio Comunale di Oria il 9 giugno del 1998, conferì ad Annibale Maria Di Francia la Cittadinanza Onoraria per i meriti in favore dei più bisognosi della Città.
Ancora oggi, come nei centodieci anni passati, i Rogazionisti in Oria sono un punto di riferimento per la città e per tanti ragazzi e giovani.
Molto lavoro è stato fatto in tanti anni di presenza, dall’impegno nell’apostolato e nell’assistenza caritativa, alla formazione spirituale, con la promozione della preghiera per le vocazioni in collaborazione con le famiglie e gli animatori laici, all’impegno socio-culturale, con la collaborazione con le istituzioni presenti sul territorio. Oggi, seppur con le trasformazioni sociali in atto, i Rogazionisti sono al passo con i tempi: infatti al posto del vecchio Orfanotrofio sono sorte moderne case-famiglia, gestite dalla Cooperativa Sociale “Cedro” Onlus (Centro Educativo Rogazionisti), dove i religiosi, insieme a laici esperti e preparati, sono impegnati a “prendersi cura” di tanti ragazzi e ragazze inseriti dalle varie Agenzie preposte a ciò (Tribunali per i Minorenni e Servizi Sociali); continua l’attenzione verso i poveri con l’istituzione della “Caldaia di Padre Annibale” che offre un pasto caldo a chi ne ha bisogno e all’ascolto delle più svariate necessità; il Santuario di Sant’Antonio, che è punto di riferimento per la diffusione del culto del grande Santo Taumaturgo e della spiritualità di Sant’Annibale Maria di Francia: in maniera particolare la preghiera per le vocazioni e la carità; gli ampi spazi dell’Istituto, poi, sono messi spesso a disposizione della comunità cittadina, e permettono di promuovere molte iniziative socio-culturali e religiose che valorizzano la Città creando aggregazione sociale tra i cittadini.
Un impegno che i Rogazionisti ancora oggi, con la loro presenza in Oria, portano avanti con la collaborazione di tanti laici animati da buona volontà, tenendo sempre presente gli insegnamenti e gli obiettivi del loro Fondatore.
Per ricordare la storia e soprattutto per guardare al futuro con fiducia e buona volontà, la comunità e la famiglia Rogazionista di Oria, sacerdoti e laici, ha voluto ricordare il 29 settembre, con una serie di appuntamenti, i 110 anni di presenza Rogazionista in Oria”.
Il pomeriggio del 29, alle ore 17,30 presso la Chiesa dei “Sacri Cuori” in piazza G. De Jacobis, vi è stata l’accoglienza del Busto Reliquiario di Sant’Annibale Maria, proveniente da Messina, con larga partecipazione di fedeli e amici. Ha partecipato alla manifestazione e alle varie attività del pomeriggio la Signora Maria Lucia Carone, Sindaco della città. Era anche presente e ha partecipato alle varie attività svoltesi nel pomeriggio, il Padre Mario Magro, Rettore del santuario di S. Antonio in Messina, attualmente Presidente del Collegamento Nazionale dei santuari Italiani.
Si è svolta quindi una solenne e partecipata processione per le vie della città, verso il Santuario di Sant’Antonio, con preghiere e canti, preceduta dal Gruppo degli Sbandieratori del Rione San Basilio. Sullo spiazzale del santuario, con la partecipazione di numerosi fedeli, vi è stata quindi la celebrazione della santa Messa, alla quale hanno partecipato diversi sacerdoti e alcuni parroci di Oria, presieduta dal Superiore generale dei Padri Rogazionisti, Padre Bruno Rampazzo, venuto da Roma per l’occasione assieme ad altri suoi confratelli.
Ad inizio celebrazione gli alunni della Scuola elementare della città hanno cantato assieme l’inno a Sant’Annibale Maria esprimendo tanta gioia ed entusiasmo.
Alla celebrazione non ha potuto partecipare come era stato programmato il Vescovo della diocesi oritana, Mons. Vincenzo Pisanello. Il giorno prima infatti nella serata del venerdì, era giunta notizia della morte della sua cara mamma e quindi i funerali erano stati programmati proprio nel pomeriggio della domenica 29 settembre, nella città di Galatina in provincia di Lecce, ove lei abitava. A sua Eccellenza esprimiamo tutto il nostro cordoglio e le nostre condoglianze.
Al termine della Messa, nel santuario è stata accesa la Lampada delle Vocazioni, collocata ai piedi della statua del Santo, e quindi nel Chiostro Alcantarino dell’Istituto, si è svolta come da programma, una Tavola Rotonda sul tema “Sant’Annibale Maria Di Francia e i Rogazionisti in Oria – 110 anni di presenza della Famiglia Rogazionista in Oria – Testimonianze e Profezia”.
Ad essa hanno partecipato studiosi locali, religiosi rogazionisti, sacerdoti diocesani, le Suore Figlie del Divino Zelo, numerosi fedeli e diversi rappresentanti delle Istituzioni e giornalisti che hanno approfondito la figura e le opere di Sant’Annibale con riferimento alla Città di Oria.
Ad inizio e introduzione alla Tavola rotonda, il Superiore Generale, Padre Bruno Rampazzo, ha voluto ringraziare i partecipanti all’incontro, e ricordare l’opera dei confratelli della comunità di Oria attraverso le attività portate avanti negli anni passati e la loro attuale attiva presenza nella città.
Diversi gli interventi sui vari aspetti della storia dei Rogazionisti e tante testimonianze di ricordi personali e familiari legati alla storia della famiglia rogazionista.
Dopo il saluto del Superiore Generale, sono intervenuti nel dibattito il Prof. Luigi Neglia, esperto di Storia patria per la Puglia; Padre Sandro Perrone, Superiore della Provincia dei Rogazionisti Italia Centro Sud; Suor Daniela Pilotto, delle Suore Figlie del Divino Zelo; il Rev.do Giuseppe Peucci, Parroco della Parrocchia B. V. dei Sette Dolori in Francavilla Fontana; il Signor Angelo Galiano, Cultore di Storia Locale e il Prof. Antonio Benvenuto, che ha voluto raccontare alcune sue personali esperinze legate alla famiglia rogazionista.
Durante lo svolgimento della tavola rotonda, coordinata dal Signor Dott. Vincenzo Sparviero, Capo Redattore Gazzetta del Mezzogiorno, vi sono state anche le perfomance del Coro Polifonico “A. Dellomonaco” diretto da G. Massa, del Pianista Cantautore Mirko Iunco e del Regista e Attore Gino Cesaria. Al termine dell’incontro il Superiore della comunità di Oria, Padre P. Vito Putignano ha voluto ringraziare tutti i presenti per la loro collaborazione.
Il Busto reliquiario di Sant’Annibale rimarrà alla venerazione dei fedeli oritani presso il Santuario di Sant’Antonio sino al 17 novembre p. v. e nei fine settimana farà visita alle varie comunità parrocchiali di Oria e al Santuario di San Cosimo alla Macchia.