In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.
L’amore cristiano lo si riconosce soprattutto quando è amore per i nemici, per quelli che non se lo meritano, per chi se ne approfitta, per chi pensa di essere più furbo, per chi ci fa del male. È amore cristiano proprio perché è praticato lì dove uno meno se lo aspetta.
Dio non ama solo chi se lo merita, ma ama anche chi non lo merita. È questa la cosa scandalosa dell’amore di Dio che gli scribi e i farisei non riuscivano ad accettare. E neanche noi riusciamo tanto a capire questa logica di giustizia che in noi crea attrito perché ci sembra una scelta non logica.
Ma la logica di Dio è una logica che si poggia sulla gratuità, perché non ha bisogno del contraccambio per funzionare ma di una persona davvero libera: “Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Siamo chiamati ad amare anche e soprattutto chi è così radicalmente diverso da noi, chi non ci corrisponde, ed è proprio lì, in questo amore che gli forniamo un’evangelizzazione alla maniera di Cristo.