«Viviamo di fretta, senza armonia: tirati da mille parti rischiamo di scoppiare, con un nervosismo continuo che ci fa reagire male a ogni cosa. E si cerca la soluzione rapida, una pastiglia dietro l’altra per andare avanti, un’emozione dietro l’altra per sentirsi vivi. Va di moda aggettivare, purtroppo anche insultare, viviamo in una cultura dell’aggettivo che dimentica il sostantivo delle cose. E anche in una cultura dell’insulto. E nell’era dei computer si sta a distanza: solo contatti, più “social” ma meno sociali.
Sempre c’è la tentazione di costruire “nidi”: di raccogliersi attorno al proprio gruppo, alle proprie preferenze, il simile col simile, allergici a ogni contaminazione. Dal nido alla setta il passo è breve anche dentro la Chiesa. Senza il Dio di Gesù Cristo, ogni differenza si riduce ad infernale minaccia rendendo impossibile qualsiasi fraterna accoglienza e feconda unità del genere umano»
Oggi le disarmonie sono diventate vere e proprie divisioni: c’è chi ha troppo e chi nulla, c’è chi cerca di vivere cent’anni e chi non può venire alla luce».
PAPA FRANCESCO. OMELIA SANTA MESSA DI PENTECOSTE.