La
Vergine guarda il bambino. Ciò che bisognerebbe dipingere sul suo volto è uno
stupore ansioso che è comparso una volta soltanto sul viso umano. Perché il
Cristo è suo figlio, carne della sua carne e sangue delle sue viscere.
L’ha portato in grembo per nove mesi, gli offrirà il seno, e
il suo latte diventerà il sangue di Dio.
Lo stringe fra le braccia e dice: “Bambino mio”. Questo Dio è
mio figlio. È fatto di me, ha i miei occhi, la forma della sua
bocca è la mia, mi assomiglia. È Dio e mi assomiglia.
Nessuna donna ha mai potuto avere in questo modo il
suo Dio per sé sola, un Dio bambino che si può prendere fra le braccia e
coprire di baci, un Dio caldo
che sorride e respira, un Dio che si può toccare e ride. È in uno di questi
momenti che dipingerei Maria se fossi pittore.
Jean Paul
Sartre