Ancora una volta la Chiesa ha preso la parola in Africa per raccomandare ai giovani di non emigrare clandestinamente. Nei giorni scorsi a intervenire sul fenomeno dell’emigrazione illegale è stata la Cerao, la Conferenza Episcopale Regionale dell’Africa Occidentale, riunita dal 13 al 20 maggio nella capitale del Burkina Faso, Ouagadougou, per la sua terza Assemblea plenaria, dedicata a “Nuova evangelizzazione e sviluppo umano integrale nella Chiesa”. I prelati hanno rilasciato una dichiarazione comune, un testo contenente sette punti di riflessione “sulla precarietà dei popoli africani, il loro desiderio di vivere una vita dignitosa in un’Africa ricca delle proprie risorse naturali”.
Indirizzandosi ai giovani, “non lasciatevi ingannare dalle false promesse che vi porteranno alla schiavitù e a un futuro illusorio, con il duro lavoro e la perseveranza ce la potete fare anche in Africa e, cosa più importante, potete rendere questo continente una terra prospera”.
“Voi rappresentate il presente e il futuro dell’Africa, che deve lottare con tutte le sue risorse per la dignità e la felicità dei suoi figli e figlie. I nostri cuori di pastori e padri soffrono davanti allo spettacolo di imbarcazioni sovraccariche di giovani, donne e bambini che si perdono tra le onde del Mediterraneo. Certo noi comprendiamo la vostra sete di felicità e di benessere che i vostri paesi non vi offrono. La disoccupazione, la miseria, la povertà sono mali che umiliano e ai quali ci si ribella. Tuttavia non devono indurvi a sacrificare le vostre vite lungo strade pericolose e destinazioni incerte”.