Qui i cristiani hanno libertà di culto nella misura in cui ci sono chiese e possono celebrarvi la Messa. Ma non sbagliamoci, questa libertà è limitata al culto, e quindi non si tratta di libertà religiosa per come la intendiamo noi. È molto difficile che un giovane iraniano diventi cristiano, visto che esistono gravi sanzioni che includono perfino la prigione. Convertirsi è un crimine! È inoltre proibito che una donna musulmana sposi un cristiano.
I cristiani d’Iran potrebbero scomparire, come quelli dell’Iraq e della Siria, ma l’Iran è un Paese più grande e bello, con una civiltà prestigiosa. A differenza del mondo arabo, l’Iran, come l’Egitto, è consapevole di godere di una storia che risale a prima dell’islam. Gli iraniani non sono arabi, esiste una distanza culturale tra il testo arabo del Corano e la cultura persiana. Questo elemento è fondamentale, e se non dà frutto oggi credo che potrebbe darlo nei prossimi anni in relazione all’interpretazione dei testi. Se ci sarà mai una riforma dell’islam, credo che possa venire da questo Paese.