Egli trova la risposta ai problemi nella luce della Parola di Dio e nella preghiera personale e comunitaria… il futuro della missione dipende in gran parte dalla contemplazione. Il missionario se non è contemplativo, non può annunziare il Cristo in modo credibile. Egli è testimone dell’esperienza di Dio e deve poter dire come gli Apostoli: “Ciò che noi abbiamo contemplato ossia il Verbo della vita…noi lo annunziamo a voi” (Redemptoris Missio, 91).