La regola del digiuno
obbliga a fare un solo pasto durante la giornata, ma non proibisce di prendere
un po’ di cibo al mattino e alla sera, attenendosi, per la quantità e la
qualità, alle consuetudini locali approvate. L’acqua e le medicine sia solide
sia liquide si possono assumere liberamente.
La regola dell’astinenza dalle carni non
proibisce di consumare pesce, uova e latticini, ma proibisce di consumare,
oltre alla carne, cibi e bevande che ad un
prudente giudizio sono da considerarsi come particolarmente ricercati o
costosi.
– il MERCOLEDÌ DELLE CENERI E IL VENERDÌ SANTO sono
giorni di digiuno dal cibo e di astinenza dalla carne e dai cibi ricercati o
costosi.
– I VENERDÌ DI QUARESIMA sono giorni di astinenza
dalla carne e dai cibi ricercati o costosi.
– negli altri venerdì dell’anno, i fedeli possono
sostituire l’astinenza dalla carne con altre opere di carattere penitenziale.
– al digiuno sono tenuti i fedeli dai diciotto anni
compiuti ai sessanta incominciati; all’astinenza dalla carne i fedeli che hanno
compiuto i quattordici anni.
– anche coloro che non sono tenuti all’osservanza
del digiuno, i bambini e i ragazzi, vanno formati al genuino senso della
penitenza cristiana.
Il digiuno quaresimale ha certamente una dimensione
fisica, oltre l’astinenza dal cibo, può comprendere altre forme, come la
privazione del fumo, di alcuni divertimenti, della televisione, del computer,
del cellulare. Tutto questo però non è ancora la realtà del digiuno; è solo il segno
esterno di una realtà interiore.