“Circa un terzo dei membri della Chiesa cattolica in Svizzera proviene dalla migrazione, una presenza che segna in molti modi la vita ecclesiale. La Chiesa cattolica è contrassegnata dal sigillo della diversità. Tutti i cattolici battezzati ne fanno parte su un piano di parità. Se riusciamo ad intensificare la convivenza tra fedeli locali e immigrati e a rendere la loro coabitazione più gratificante, la cura pastorale dei migranti rappresenta una grande opportunità per la Chiesa cattolica in Svizzera.
“Un approccio lucido alla cura pastorale dei migranti offre la possibilità di diventare più consapevoli della convivenza tra i fedeli e di rafforzarla, nonché di promuovere la coesistenza improntata al rispetto reciproco e all’apertura.
(Mons. Jean-Marie Lovey, Vescovo di Sion, Responsabile della Pastorale dei migranti nella Conferenza dei Vescovi svizzeri).